Criticità delle materie prime: puntare sui RAEE per un futuro sostenibile

La recente analisi condotta dall’European House – Ambrosetti mette in evidenza l’importanza cruciale di concentrare gli sforzi sul riciclo dei rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE) al fine di garantire una maggiore disponibilità di materie prime critiche.

L’analisi arriva in un momento di risonanza, poiché la Commissione europea sta attualmente discutendo un regolamento sulle materie prime critiche per favorire la transizione ecologica e digitale.

Il Critical Raw Materials Act, proposto dall’UE, mira a garantire un approvvigionamento autonomo di materiali, minerali e metalli indispensabili per settori strategici come energie rinnovabili, mobilità elettrica, digitale, difesa e aerospazio. Questi materiali sono fondamentali per la produzione di tecnologie chiave. La proposta prevede sia un incremento dell’estrazione di risorse come litio, cobalto e terre rare, nonostante le sfide ambientali e le reazioni delle comunità locali, che una maggiore enfasi sull’economia circolare e il riciclo.

Un obiettivo importante è quello di raggiungere entro il 2030 il 15% del consumo da fonti di riciclo. In questa prospettiva, i rifiuti elettrici ed elettronici emergono come una delle filiere più promettenti. L’analisi dell’European House – Ambrosetti, presentata recentemente a Roma, mette in luce la crescita del valore di produzione legato alle materie prime critiche, contribuendo a generare circa 3,3 trilioni di euro all’interno dell’Unione europea.

Tuttavia, l’analisi rileva anche una forte dipendenza dall’importazione di materie prime critiche, con la Cina che rappresenta il principale fornitore globale, seguita dal Sud Africa, la Repubblica Democratica del Congo e gli Stati Uniti. La situazione geopolitica, come la guerra in Ucraina, ha ulteriormente evidenziato la necessità di una maggiore autonomia nella produzione e nell’approvvigionamento.

La raccolta, il riciclo e il recupero dei RAEE diventano quindi un elemento cruciale per garantire una fonte interna di materie prime critiche e ridurre la dipendenza dalle importazioni. La sfida dell’Unione europea è quella di bilanciare l’estrazione sostenibile con la promozione dell’economia circolare, creando un approccio armonioso che contribuisca alla sicurezza delle forniture e alla sostenibilità ambientale in una prospettiva a lungo termine.

In questo panorama, il progetto SMaRT-PCBs ricopre un ruolo di particolare importanza in quanto mira a validare una tecnologia innovativa integrata a basso impatto ambientale per il recupero dei metalli preziosi e della componente plastico-vetrosa da una selezione di RAEE.

SMaRT PCBs

Sustainable Materials Recycling Technology for Printed Circuit Boards

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